Una donna in coma stava morendo. Ebbe d’un tratto la sensazione di essere trasportata in paradiso, di fronte al trono del gran Giudizio. Aspettava tremante l’esito, quando udì una voce:«Vorresti entrare nel paradiso?»
«Certo, Signore» rispose con timore.
«Allora dimmi chi sei?» le chiese la Voce.
«Sono Lucia».
«Non ti ho chiesto come ti chiami, ma chi sei»
«Sono la moglie del sindaco»
«Non ti ho chiesto di chi sei moglie, ma chi sei tu.»
«Sono la mamma di tre figli».
«Non ti ho chiesto di chi sei madre, ma chi sei tu».
La donna era sbigottita, non sapeva cosa rispondere.
«Sono una maestra di scuola».
«Non voglio sapere il tuo mestiere, ma chi sei tu» incalzò la Voce un po’ più spazientita.
«Sono una cristiana» piagnucolò la donna.
«Non voglio sapere la tua religione, ma chi sei tu».
«Sono una donna che andava in chiesa tutti i giorni ed aiutava i poveri ed i bisognosi»
«Non ti ho chiesto casa hai fatto, ma chi sei!».
Naturalmente la donna non superò l’esame, tanto che fu rinviata sulla terra.
Quando guarì, si ricordò della visione e decise di scoprire chi era e da allora cominciò a vivere per davvero.
Cercare di essere qualcuno o qualcosa
condiziona la vita perché si diventa schiavi
della cupidigia e dell’ambizione.
Essere e basta, ecco la chiave della felicità.
Riesci a capirlo?
Chi sei?
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