Sì: non abbiamo spaventato Dio.
Nonostante le nostre guerre, le nostre urla,
i nostri schiamazzi inutili non abbiamo spaventato Dio.
Nonostante gli sprechi, gli scandali
e la tecnocrazia non abbiamo spaventato Dio.
Nonostante la fame, l’ignoranza,
l’inadeguatezza della nostra povera umanità
non abbiamo spaventato Dio.
Ma ne sei sicuro?
Sì: nonostante l’uomo si sia abituato a tutto,
perfino a se stesso, non abbiamo spaventato Dio.
Ancora una volta si apre la notte del tempo,
ancora una volta Lui non rinuncia a farsi piccolo,
a spezzarsi per poterci accompagnare, di nuovo,
su quei frantumati sentieri che abbiamo minato,
su cui ci smarriamo, su quei sentieri che in salita,
a fatica, percorriamo.
Grazie, Signore,
per essere quella unità che tanto ci manca, anche quest’anno.
Con tutto il cuore, che la carezza dell’eterno sorrida al tuo tempo.
Non abbiamo spaventato Dio
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