Guardare il volto triste di un sedicenne che dice sconsolato: “Mi sento vuoto dentro”.
Non è una bella esperienza, soprattutto se si intuisce che è l’esperienza di tanti giovani che non hanno un motivo per cui vivere, un ideale per cui lottare, un obiettivo verso cui tendere. Il “vuoto dentro” è quel “non senso” che caratterizza tanti giovani …ma non tutti, per fortuna.
Una volta (mi sembra di essere mio nonno), andavamo all’oratorio, ci si trovava ogni giorno per stare assieme, si giocava si “faceva qualcosa” …ed il tempo passava riempiendosi di quel valore che lo qualificava: la pienezza data da relazioni amicali che ti fanno sentire qualcuno perchè ti fanno sentire amato; ti fanno sentire importante perchè utile a qualcuno o per qualcosa.
Questo è ancora possibile, mi basta pensare a quello stesso giovane che si sente vuoto dentro e che oggi aveva il cuore “pieno”, addirittura traboccante di gioia. Aveva il cuore pieno perchè ha festeggiato il suo compleanno attorniato da alcuni veri amici, e si è sentito amato.
Oggi non c’è stato bisogno di farsi una canna o di bere fino a “spaccarsi” …perchè ciò che ha dato senso alla sua giornata è stato l’Amore gratuito, quell’amore di cui tutti abbiamo bisogno, e che tutti possiamo donare …solo che questo comporta fatica, perdita di se stessi; comporta il mettersi in gioco, il compromettersi …l’impegnarsi.
Il gioco vale la candela …ma molti giovani non sanno da che parte iniziare …non sono disposti a rischiare.
E così, si sentono vuoti dentro. Come diceva una mamma ieri alla radio: “Abbiamo tolto il Cielo ai nostri figli, ed ora loro sono costretti a ricorrere alla droga e all’alcol per illudersi di raggiungerlo”.
Ecco il nocciolo della questione: Dio, Colui che ti chiede di amare il prossimo tuo, di dare la vita per gli amici, di amare i nemici, di perdonare …èla Sua Via quella che conduce alla pienezza di Vita, perchè è Luila Vita.
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