Anche se Cristo nascesse mille e diecimila volte a Betlemme,
a nulla ti gioverà se non nasce almeno una volta nel tuo cuore.
Ma come potrà accadere questa nascita interiore?
Eppure questo miracolo nuovo non è impossibile
purché sia desiderato e aspettato.
Il giorno nel quale non sentirai una punta di amarezza
e di gelosia dinanzi alla gioia del nemico o dell’amico,
rallegrati perché è segno che quella nascita è prossima.
Il giorno nel quale non sentirai una segreta onda di piacere
dinanzi alla sventura e alla caduta altrui,
consolati perché la nascita è vicina.
Il giorno nel quale sentirai il bisogno di portare un po’di letizia a chi è triste
e l’impulso di alleggerire il dolore o la miseria anche di una sola creatura,
sii lieto perché l’arrivo di Dio è imminente.
E se un giorno sarai percosso e perseguitato dalla sventura
e perderai salute e forza, figli e amici e dovrai sopportare l’ottusità,
la malignità e la gelidità dei vicini e dei lontani,
ma nonostante tutto non ti abbandonerai a lamenti né a bestemmie
e accetterai con animo sereno il tuo destino, esulta e trionfa perché il portento
che pareva impossibile è avvenuto e il Salvatore è già nato nel tuo cuore.
Non sei più solo, non sarai più solo. Il buio della notte fiammeggerà
come se mille stelle chiomate giungessero da ogni punto del cielo
a festeggiare l’incontro della tua breve giornata umana con la divina eternità.
25 dicembre 1955 – Giovanni Papini